mercoledì 25 febbraio 2009

Gmail... ma di cosa ci lamentiamo?

Come saprete tutti ieri Gmail ha avuto un downtime durato circa 2 ore. Ed è scoppiata la bufera.
Ma di che si lamenta la gente?
Gmail è un servizio gratuito offerto da Google. Non ci è mai stato chiesto di contribuire per usufruire di questo servizio! Per cui di cosa si lamenta la gente?
Facciamo giusto due conti. Ho sottoscritto il servizio Gmail circa 3 anni fa circa e in totale forse ho avuto 4 ore di irraggiungibilità del servizio calcoliamo la percentuale di uptime del servizio.
3 * 12 * 30 * 24 = 25920 (ore totali)
100 -4 / 25920 = 99,9998% (uptime arrotondato per difetto)
Vi chiedo quale servizio gratuito vi consente una percentuale di uptime così alta. E' molto più probabile che voi non abbiate a disposizione un accesso a internet rispetto a trovare il servizio giù.

Volevo poi farvi ragionare su un piccolo particolare. Il servizio ha iniziato a dare problemi alle 01:30 ora della costa orientale degli Stati Uniti. Un orario di minor carico sicuramente per i server di BigG. Probabilmente si stavano effettuando dei lavori sul servizio che non sono andati a buon fine. Sicuramente Google cercherà i responsabili, ma di certo questo non ci mette in condizione di lamentarci del servizio fruito.
Questo dimostra la poca elasticità che ha il mondo Internet a riorganizzarsi in mancanza di Google.

Per finire ricordo una piccolo particolare... in basso a destra c'è scritto Beta nel logo di Gmail. Quindi oltretutto chi si lamenta dimostra una certa ignoranza informatica.

Di certo Google non ha perso in reputazione, nonostante le sterili critiche!

Meditare gente!

Wsc

martedì 24 febbraio 2009

Merito. Condizione necessaria alla reputazione!

Per tentare di rioganizzare le poche idee e la confusione che vi regna ho trovato utile adoperare un po' di tecnologia. Immagino sappiate che esistono software per creare delle mappe mentali sia gratuiti che non. Ho scelto di usare, visto che è open, FreeMind.
L'idea di usare quest tipologia di applicativi mi è giustamente venuta in mente ieri mentre ero al pensatoio, stavo rincorrendo i miei pensieri e dopo aver trovato alcui spunti mi son detto "sta a vedere che domani già non mi ricordo più nulla".
Con le mappe mentali possiamo fermare alcune parole chiave da sviluppare successivamente.

Come avrete letto nel titolo oggi vorrei parlarvi del Merito e di alcuni parametri per valutarne.
Ho quindi creato una mappa mentale per cercare di fissare qualche concetto avendo sempre come radice del discorso al Reputazione.


Ovviamente si tratta solo di una bozza che spero di arricchire presto con altri concetti.
Il Merito è necessario alla reputazione!
Si i nostri meriti accrescono la nostra reputazione. Ma in che modo possiamo ottenere dei meriti? La prima forma per ottenere dei meriti è sicuramente conoscere l'argomento trattato per esempio in una discussione. Questo ci consente di contribuire attivamente e di far crescere chi partecipa.
Si perchè se si ottiene una crescita reciproca questo è uno dei modi più prorompenti per riconoscerci merito. Tutti abbiamo da imparare dagli altri, quindi la condivisione e soprattutto la curiosità giocano un ruolo fondamentale nell'attribuzione del merito.
Quindi bisogna essere Proattivi, e soprattutto se non si conosce l'argomento, ma questo interessa, chiedere tutto, senza lasciare punti oscuri o dubbi.

Vi posso citare un caso interessante a riguardo. Essendo appassionato di Ferrovie alcuni anni fa, insieme ad altri amici, ho partecipato alla creazione del network TrainzItalia per discutere dell'argomento.
Tra i vari partecipanti vi sono stati persone totalmente digiuni a riguardo e che si sono formati nel tempo. Tra questi il caso più eclatante e quello di un mio caro amico, Alberto. Vi assicuro che la prima volta che ci siamo visti in Stazione Centrale non riusciva a distinguere una tipologia di carrozza dall'altra. Appassionato dalla tecnica e supportato in un primo momento da chi, come me ai tempi aveva una conoscenza più approfondita dell'argomento, ha continuato a imparare e ora vi assicuro ogni suo intervento è pertinente e viene letto dagli altri con molto interesse.
Il suo percorso condensa quindi i tre punti visibili nella mappa:
  1. E' ed stato sempre Proattivo!
  2. Ha attuato un processo di crecita reciproca tra lui e gli altri.
  3. Ha contribuito e contiua a contribuire condividendo le nuove conoscenze acquisite.
Questo merito gli è riconosciuto da tutti i partecipanti al mondo ferroviario, e grazie a ciò la sua reputazione in questo campo è tra le più alte tra i non addetti ai lavori del campo ferroviario.
Se qualcosa vi interessa dedicatevi a questa e condividete il vostro sapere, gli altri ve ne daranno merito!
Wsc

lunedì 23 febbraio 2009

Ma è la mia reputazione o... la mia visibilità?

Nel precedente post vi avevo detto che mi sarei iscritto ad un sito gratuito che misura la reputazione sul web (RapLeaf). Il loro motore di ricerca si è fatto un bel giretto su Internet, basandosi sul mio indirizzo di posta elettronica, e ha trovato un po' di informazioi su di me nelle parti pubbliche dei vari Social Network.
Ha trovato le mie iscrizioni a Facebook e LinkedIn, ne ha estrapolato qualche informazione come il numero dei contatti, etc...

Ora la mia domanda è:
Ma questa sarebbe la mia reputazione? O forse è solo la mia visibilità "pubblica"?
Sottolineo la parola pubblica in quanto, ovviamente, sono presente su Internet in altri modi (forum, giochi on line, gallerie fotografiche, etc.) ed è ovviamente impossibile che un oggetto riesca a scandire tutto il web.

La reputazione è di certo legata a quanto uno sia o meno visibile, se non ho una presenza su Internet nessuno potrà giudicare la mia prestazione sul web, ma di certo non è detto che essere visibile voglia dire avere una grande reputazione.
La reputazione è esperienza comune tra due o più entità.
Ci sono aziende che hanno grande visibilità, ma la loro reputazione è generata dall'esperienza che le persone hanno avuto con loro.
Purtroppo può capitare di prendere incredibili fregature basandosi sulla reputazione generale che hanno determinati soggetti (fisici o giuridici), e questo conferma quanto detto nel precedente post che la reputazione non è univoca sui vari ambiti che ci competono.
E' logico che, come mi è appena accaduto, un amico, sapendo che sono un informatico, e vedendomi connesso a Facebook, utilizzi lo strumento per contattarmi e chiedermi qualche informazione su dei problemi che sta affrontando. Ma perchè?
Perchè già aveva una mia pregressa conoscenza del fatto che ho una buona reputazione in questo campo, Facebook non ha l'aumentata, ma mi ha solo reso visibile, dandomi nel caso la possibilità di accrescere la mia reputazione!
La visibità non è condizione sufficiente ad aumentare la reputazione, ma può essere necessaria per accrescerla!
Siate visibili e fate crescere la vostra reputazione in maniera virale, come in molte cose il passaparola è tutto!
Ricordate però che non sempre si diffondono voci positive. Un famoso motto recita: "Parlatene bene, parlatene male, purchè ne parliate" (Oscar Wilde), ma nel caso della nostra reputazione questa frase non mi trova d'accordo.

Buona settimana a tutti.

Wsc

venerdì 20 febbraio 2009

La reputazione personale... sul web

Sono alcuni giorni che con Dario (uno dei fondatori di FunkyRev), a tempo perso, si parla di Reputazione su Internet. Come la si può valutare?

In generale la reputazione è qualcosa che si costruisce giorno dopo giorno, a piccoli passi tra le persone con cui si è più a contatto. Si inizia da bambini creando questo metro di valutazione con i nostri genitori; poi crescendo si ha con gli amici fino a raggiungere nella maturità una reputazione lavorativa con i colleghi.
Già da questo va fatta un prima separazione:
la Reputazione non è univoca!
Intendo dire che ognuno di noi ha gradi di reputazione diversi nelle varie sfacciettature di cui la vita si compone. Facciamo un esempio per capirci meglio. Una persona può per esempio essere una persona validissima sul lavoro, ma avere alle spalle una situazione familiare o personale completamente diversa o viceversa.
Quindi nei vari ambiti possiamo avere valutazioni diverse che però non sono mai dei compartimenti stagni e che quindi possono influenzarne altri.

Tornando quindi all'argomento principale di questo post, con che indici possiamo valutare la nostra Reputazione su Internet?
Leggevo oggi di un articolo relativo a Rapleaf un sito in cui tramite l'immissione di un indirizzo email si possa avere una valutazione on-line basata sull'analisi della nostra presenza sui social network etc.
Vi lascio il link all'articolo per una lettura più approfondita.
Mi chiedo però se un'indagine del genere in una prima fase in cui io non riceva feedback da altri utenti non sia semplicemente una verifica di quanto io sia connesso e non attivo!

Reputo infatti che sia la mia attività e quanto contribuisco efficacemente ad un qualcosa a generare la mia Reputazione! Sintetizzando:
La Reputazione è CONTRIBUZIONE!
Quindi l'analisi va fatta sul modo in cui una persona contribuisce e non su quanto sia connessa alla cosa. Un esempio potrà chiarire meglio quanto intendo.
Prendiamo la vita di un forum. Di norma si tende ad avere come parametro di giudizio il numero di post che ogni persona lascia. Purtroppo questo indice non è veritiero. Se una persona non fa altro che lasciare post di approvazione per quando detto da qualcuno prima di lui il suo livello di contribuzione è nullo, nonostante il numero elevato di post che avrà lasciato. Al contrario una persona che utilizza un post per spiegare un argomento in particolare avrà un indice di contribuzione molto alto e fa crescere gli altri.
La Reputazione è FAR CRESCERE GLI ALTRI E NOI!
La reputazione è di base nostra, ma è la reputazione che ci avvicina agli altri. Ci da la possibilità di esprimere le nostre idee e arricchisce gli altri e noi. E' un circolo virtuoso.

Credo che siamo un po' andati fuori tema comunque approfondiremo meglio la cosa nei successivi post cercando di trovare dei Reputation KPI (indicatori della nostra performance).

Buona meditazione a tutti!

Wsc

mercoledì 18 febbraio 2009

Googliamo?!?

Oggi volevo parlarvi di questo simpatico neologismo "Googlare".

Ma che significato ha questa parola, che è entrata oramai nel gergo comune negli ambienti IT e che si sta man mano diffondendo tra tutti? Semplice:
Effettuare una ricerca di notizie o informazioni sui motori di ricerca e in particolare su Google.
Simpatica questa pagina su wikipedia in cui viene formulata tutta la coniugazione sui tempi verbali (http://it.wiktionary.org/wiki/googlare).

Ovviamente ciò impone una riflessione, che estremizzata può finire nella manipolazione dell'informazione.
Una volta quando il Web era ancora 1.0, in Italia gli "internauti" erano meno di 400.000 (ai tempi, 1995, navigavo a 14.4Kbits) e Google era ancora lontano da venire (è stata fondata il 27 settembre 1998), vi era una grande prolificazione di motori di ricerca.
Chi ricorda Altavista (ai tempi il mio preferito), Yahoo, Excite, Arianna, etc... Immagino non siate molti, l'internet di massa è arrivato insieme a Google...
Pian piano in automatico visto la migliore ricerca effettuabile Google ha avuto il sopravvento e si è iniziato a dire
Non sai qualcosa? Cerca su Google!
E poi man mano per risparmiare tempo siamo arrivati a
Googla!
Ora però voglio dirvi un paio di cose su questo fenomeno, o meglio farvi riflettere su due particolari scenari, di cui uno ne abbiamo sperimentato gli effetti per quache decina di minuti qualche settimana fa.
  1. Se non sei su Google non esisti (parafrasando "il quarto potere")
  2. E se Google smettesse di funzionare...
Per il primo punto la questione è abbastanza semplice, se ho necessità di trovare informazioni su una qualsiasi cosa non faccio altro che effettuare una ricerca su Google. Qualcuno ne avrà sicuramente parlato su un sito web e il nostro motore di ricerca sarà in grado di aiutarmi a trovarlo. Ma se qualcuno volesse non farmi trovare le informazioni basterebbe non presentare i risultati della ricerca. Quindi Google ha il potere di veicolare l'informazione e di isolarla, non la può far sparire ma vi assicuro può nasconderla molto bene.

La domanda che fa nascere il secondo punto è
Quanto uso facciamo dei servizi che Google ci offre?
Ci sono persone Google Addicted, d'altra parte i servizi utili che l'azienda di Mountain View ci offre sono molteplici. Si va dalle ricerche alla posta elettronica, ai domini, agli strumenti di Alert e così via!
Sarebbe carino come studio sociologico se qualcuno per qualche ora o per un intero giorno spegnesse Google. Che dite qualcuno ci arà provare questa ebrezza?

Buona riflessione a tutti.

Wsc


martedì 17 febbraio 2009

Iniziamo a vedere gli argomenti dell'esame Certified MySQL 5.0 Developer Part II

Inizio il nuovo per corso per completare la mia certificazione di Sviluppatore MySQL.

Gli argomenti della seconda parte dell'esame saranno i seguenti:
  1. Joins
  2. Subqueries
  3. Views
  4. Importing and Exporting Data
  5. User Variables
  6. Prepared Statements
  7. Stored Procedures and Functions
  8. Triggers
  9. Obtaining Database Metadata
  10. Debugging MySQL Applications
  11. Basic Optimizations
Il percorso di questa seconda parte della certificazione è molto più interessante del precedente. Si avvicina molto di più ai concetti in uso giornalmente nel lavoro, ma questo vuol dire anche che il tutto andrà affrontato con maggiore impegno.

Mi do due mesi per la preparazione e l'obiettivo quindi sarà posto durante il mese di Maggio.
Ora quindi sotto con lo studio.

Buona giornata a tutti!

Wsc

martedì 10 febbraio 2009

Superato l'esame (Certified MySQL 5.0 Developer Part I)

Oggi era il grande giorno, rimettermi in gioco con un esame dopo 3 anni, e per fortuna è andato tutto bene.

Si ho passato l'esame! Minimo sforzo massima resa! Ho evitato figuracce con i colleghi e questo è già positivo visto lo spirito goliardico che ci pervade. Il prossimo obiettivo ovviamente è ora quello di terminare la certificazione nei prossimi mesi.

Parlando del test invece, anche se non si può dire molto, ci sono un sacco di disclosure in merito, devo ammettere che vanno veramente a cercare il pelo nell'uovo, su cose che si danno spesso per scontate nell'utilizzo giornaliero di MySQL.
Un consiglio è sicuramente quello di stare bene attenti ai test presenti nel libro di preparazione alla certificazione. Alcune domande sono presenti all'interno dei test e questo è un bell'aiuto. Almeno poi non ti mangi le mani quando non ti ricordi le risposte.

Inizia ora la preparazione alla Part II in modo da chiudere questo primo percorso di certificazione in tempi brevi (speriamo prima dell'estate)!

Un saluto a tutti del vostro Half Certified MySQL Developer!

Wsc

venerdì 6 febbraio 2009

Weekend di ripasso (Certified MySQL 5.0 Developer Part I)

E siamo al weekend che precede l'esame.
Gli ultimi ripassi e un po' dei test messi a disposizione sui testi di studio da MySQL.

L'obiettivo da superare è fare meglio di 44 domande esatte su 70 in 90 minuti. Per ora le medie sui test sono intorno all'80%.
E' la prima sfida e va vinta. Impegno massimo. Nel weekend rivedrò quelle cose che più mi sfuggono perchè di uso non comune o date per scontate.
Superato questo scoglio si dovrà fare le giuste pressioni per chiudere la certificazione come Developer.

Poi un po' di studio sulle nuove funzionalità offerte dalla 5.1 ancora in fase di sviluppo, ma che a breve offriranno stabilità e nuovi metodi per affrontare le nuove problematiche della Data Consolidation.
Conoscere e poter utilizzare nuovi strumenti per la gestione di database com migliaia di tabelle e milioni di record per tabelle può essere vitale!
Credo che il partitioning sarà uno dei primi argomenti da affrontare ed approfondire.

Buon weekend a tutti.

Wsc

giovedì 5 febbraio 2009

Business 2.0: Funky Rev

In questo periodo si parla tanto del Web 2.0, ma pochi sanno come sfruttare la tecnologia per apportare benefici al business.

Un gruppo di amici ha iniziato una nuova avventura proprio per l'evangelizzazione al Web 2.0. Questo è Funky Rev! Un nuovo modo di fare consulenza a chi si avvicina al Web 2.0.
Fatevi affascinare da una nuova visione di quello che è il business.

Seguiteli in questa nuova avventura e buon Funky Business a tutti!

Funky Rev

Wsc

JasperServer e iReport: formattare le date

Era un problema con cui mi sono scontrato per un bel po' di tempo...
Avevo bisogno di riformattare le date, usate come parametro, nella creazione di un report da usare all'interno di un campo di tipo String.

Purtroppo tra la scarsa documentazione online su iReport e il poco tempo a disposizione ha lasciato aperta questa problematica per qualche mese.
Fortunatamente l'altro giorno avendo il tempo di mettere insieme un paio di idee sono riuscito a trovare la soluzione.

Il primo passo per giungere al risultato voluto è stato dato dal fatto che qualsiasi funzione aggiuntiva può essere scritta in Java. Però io non conosco questo linguaggio e non mi è rimasto altro che iniziare a googlare (neologismo per effettuare ricerche sul web con google).
Quindi scopro che esiste la seguente funzione SimpleDateFormat.
Non mi resta che indicare la tipologia di formattazione voluta (utilizzo quella italiana "dd/MM/yyyy") e l'oggetto sul quale voglio applicare la funzione (stavo utilizzando un parametro $P{SelectDay} ma la cosa si può applicare anche ai campi del dataset).
A voi il risultato finale:

"Testo fisso del campo "+new SimpleDateFormat("dd/MM/yyyy").format($P{SelectDay})

Spero possa essere d'aiuto a chi si trovasse con la mia stessa problematica.
Alla prossima.

Wsc

mercoledì 4 febbraio 2009

Esame in vista! (Certified MySQL 5.0 Developer Part I)

Era dai tempi dell'università che non dovevo sostenere un esame. L'ultimo che avevo fatto è stato "Algoritmi e Strutture Dati" con quel dannato programma in C da realizzare, ma era ancora settembre 2005...



Ora dopo tre anni e mezzo mi ritrovo a iniziare il processo di Certificazione per MySQL.

Certified MySQL 5.0 Developer Part I

Devo ammettere di essere un attimo intimorito... si sono cose su cui lavoro tutti i santi giorni... però è diverso quando ti ritrovi una bella sfilza di domande e un tempo limite per dare le risposte corrette.

Intanto continua la preparazione, dopo 180 pagine di manuale, i test contenuti nel libro capitolo per capitolo.

Gli argomenti sono molto al di sotto di quello che faccio comunemente tutti i giorni, però sono quelle cose che dai per scontato e che risciano in qualche modo di fregarti, magari per scarsa attenzione nel trattarli.

Comunque sotto con lo studio il 10 febbraio è vicino!

Un saluto ai miei sparuti lettori.

Wsc